Abitare autonomo supportato

Una nuova prospettiva di vita per gli utenti psichiatrici

Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

Il progetto “Abitare autonomo supportato: una nuova prospettiva di vita per gli utenti psichiatrici” intende contribuire al rafforzamento delle esperienze di supported housing nell’ambito del DSM Roma1, garantendo la continuità con il precedente progetto “Recovery e supported housing”,sostenendo l’avvio di una nuova esperienza di abitazione supportata per due nuovi utenti eampliando i servizi offerti (sostegno alla manutenzione ordinaria e pulizia degli alloggi).

Periodo di realizzazione dal 1/03/2022 al 29/02/2024.

Grazie al progetto “Abitare autonomo e supportato: una nuova prospettiva di vita per gli utenti psichiatrici” 13 persone hanno potuto beneficiare di un progetto personalizzato volto a sostenerle nello svolgimento delle attività quotidiane e nella socialità. 

In particolare, ogni singolo beneficiario del progetto si è incontrato con l’operatore di riferimento al fine di redigere il progetto personalizzato. In caso di necessità e/o ulteriori informazioni, i beneficiari hanno avuto la possibilità di contattare per telefono i relativi operatori. 

Tutte le persone coinvolte hanno riportato un elevato grado di soddisfazione per il progetto e per come venivano seguite sotto tutti i profili del caso.

In una prima fase del progetto si è fatta luce sui bisogni e le necessità di ogni beneficiario rispetto alla sua casa in modo da permettergli di vivere in un ambiente più confortevole e che soprattutto riconosce come proprio.

Nella seconda fase si sono eseguiti i lavori grazie a un manutentore esperto: nell’appartamento di S.M. e di E.F. sono stati eseguiti piccoli lavori all’impianto idraulico come la sostituzione dei rubinetti, M.B. ha riammodernato le luci di casa, cambiando un lampadario e sostituendo le lampadine e gli interruttori, C.A. ha sistemato il letto e riparato una persiana, C.A e V.G. hanno dato una rinfrescata agli ambienti riverniciando le pareti. 

Il supporto all’abitare per gli utenti seguiti è stato anche agevolato da una donazione di arredi per un appartamento.

Sono inoltre stati organizzati eventi e laboratori in sinergia con Solaris ODV. Cinque i diversi laboratori proposti: scrittura libera, giornalismo, informatica, un laboratorio di giochi relazionali dal nome “Mettiamoci in gioco” ed infine un ciclo di laboratori dal nome “Riorientarsi dopo la pandemia”, una serie di incontri di avvicinamento al mondo del lavoro per individuare le competenze e costruire un curriculum vitae personalizzato. Tra le molte attività organizzate in esterna, quelle che hanno raccolto maggiori adesioni sono state le visite al Palazzo delle Esposizioni, un’escursione ai Campi di Annibale con pranzo sociale, una mostra fotografica con annessa proiezione di un video musicale e cena collettiva a termine, un incontro socializzante, in occasione della proiezione delle foto scattate nei mesi estivi, durante il quale è stato proposto un piccolo rinfresco finale, una gita a Napoli alla quale gli utenti hanno partecipato con entusiasmo, la partecipazione a un convegno legato alla conclusione di un altro progetto sempre riguardante il supported housing grazie al quale gli utenti hanno potuto conoscere e confrontarsi con altre realtà di supporto all’abitare a livello europeo.